Parte dal carcere di Capanne di Perugia, e sarà attivato in tutte le regioni d'Italia, il progetto dell'Ainc "Un notaio per le carceri italiane", Associazione italiana notai cattolici con sede all'istituto Serafico di Assisi, dove è stato firmato il protocollo di intesa per la consulenza gratuita alla popolazione detenuta del carcere perugino: l'hanno sottoscritto la direttrice del carcere, Bernardina Di Mario, ed il notaio Roberto Dante Cogliandro, presidente dell'Ainc.
In un comunicato, l'Ainc fa presente che anche presso la popolazione carceraria "si registra la necessità di assistenza nel disbrigo di pratiche giuridiche attinenti al lavoro, alle relazioni familiari, alle situazioni patrimoniali e a quelle civili in generale".
Da qui la disponibilità dell'associazione "a fornire assistenza gratuita a favore della popolazione detenuta indigente per la cura di pratiche giuridiche e notarili". Il progetto, secondo la convenzione con il carcere di Perugia, prevede una prima fase dedicata all'informazione dei detenuti riguardo al tipo di servizio disponibile, cui seguiranno i colloqui su richiesta dei singoli detenuti sotto la vigilanza del personale in servizio.
Convenzione Capanne: pagina 1, pagina 2, pagina 3.
In un comunicato, l'Ainc fa presente che anche presso la popolazione carceraria "si registra la necessità di assistenza nel disbrigo di pratiche giuridiche attinenti al lavoro, alle relazioni familiari, alle situazioni patrimoniali e a quelle civili in generale".
Da qui la disponibilità dell'associazione "a fornire assistenza gratuita a favore della popolazione detenuta indigente per la cura di pratiche giuridiche e notarili". Il progetto, secondo la convenzione con il carcere di Perugia, prevede una prima fase dedicata all'informazione dei detenuti riguardo al tipo di servizio disponibile, cui seguiranno i colloqui su richiesta dei singoli detenuti sotto la vigilanza del personale in servizio.
Convenzione Capanne: pagina 1, pagina 2, pagina 3.